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PROGETTO SILENZIO

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Progetto Erasmus+
L'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha riconosciuto la violenza contro le giovani donne come un problema sanitario globale urgente. È un problema di proporzioni enormi che richiede la nostra attenzione. Incredibilmente, secondo un recente Macro-sondaggio condotto dal Ministero della Salute, dei Servizi Sociali e dell'Uguaglianza, uno sbalorditivo 67,8% delle vittime di violenza di genere sceglie di subire in silenzio. Questa indagine, che ha intervistato 10.171 giovani donne e vittime, fa luce sulle ragioni di questo desolante fenomeno. I fattori principali che contribuiscono al loro silenzio sono la paura (44,6%), seguita dalla vergogna (26,6%) e dal peso opprimente del silenzio (21%). È fondamentale affrontare queste preoccupazioni e lavorare per creare una società in cui le vittime si sentano autorizzate a parlare e chiedere giustizia.

Il progetto SILENCE si propone:

  • Promuovere la «riparazione, il recupero e il reinserimento» nella quotidianità delle giovani ragazze, italiane e spagnole, vittime di violenze, abusi e/o maltrattamenti maschilisti, la cui vita è stata sospesa.

  • Co-creare un «Piano di riparazione, recupero e resilienza» attraverso un approccio innovativo utilizzando il tandem tra la «Terapia narrativa autobiografica traumatica» e il «Teatro danza autobiografico» Obiettivi specifici:

  • Promuovere una migliore comprensione nella società degli effetti invisibili dell'abuso nella «memoria autobiografica» che permangono sulla vittima (isolamento, paure, sensi di colpa, ecc.) e che influiscono negativamente su tutte le sfere della sua vita quotidiana; relazioni, lavoro o studi e persino il suo futuro dal suo lavoro con le ragazze vittime di aggressioni.

  • Sviluppare approcci e materiali didattici innovativi, formare il personale delle organizzazioni partner che

  • Per mostrare l'incomprensione sociale avvertita dalle ragazze vittime di aggressioni

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Il progetto SILENCE si basa sulla metodologia bidirezionale della Drammaterapia, del Teatro Autobiografico e del teatro-danza, una buona pratica del regista Domingo Ferrandis. Inizia con una residenza artistica e di sorellanza che coinvolge due gruppi di 10 donne ciascuno, di età compresa tra i 18 e i 29 anni. Un gruppo si trova a Modena, con il sostegno dell'"Associazione Casa Delle Donne Contro La Violenza Odv" di Modena, Emilia Romagna, Italia. L'altro gruppo è supportato da Paula García Gironés, agente per la parità di genere, Rosa Conca Perez, esperta nella promozione della parità di genere, e Raquel Revert del Carmen, ballerina e coreografa della Comunità dei Comuni di Vall d'Albaida, Valencia, Spagna . L'intero progetto è coordinato da Ana María Solís e dal project manager Domingo Ferrandis, entrambi di SOLIS Srl. È una collaborazione innovativa e multidisciplinare tra arte e uguaglianza di genere che collega due città, con l'obiettivo di "rivelare, recuperare e restituire" i partecipanti alle loro vite quotidiane, che sono state influenzate dall'intreccio di comportamenti maschili.

Coordinatore del progetto 

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Partner di progetto 

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In collaborazione con 

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